“Quest’anno, a causa dell’emergenza Coronavirus siamo stati costretti a ripensare in maniera diversa la celebrazione della Festa della Terra, che svolgiamo domenica 3 maggio. La tradizione vuole infatti che, in tale data, si appongano nei campi delle croci realizzate con canne di bambù, una foglia di giglio, un ramoscello d’ulivo ed una candelina, a protezione dei raccolti. Solitamente, usavamo accompagnare questo evento con un momento di riflessione su quanto si sta muovendo sul territorio del nostro comune, quanti stanno lavorando per valorizzarne la sua bellezza, la qualità.
La biodiversità che rende Parrano unica, non solo per le sue ricchezze naturali, ma anche e soprattutto per la cultura della sua gente. Cittadini semplici, che con il loro grande senso di responsabilità e impegno hanno permesso che non si diffondesse il Coronavirus. Nel nostro borgo non c’è stato nessun caso di Covid-19. Grazie ai cittadini e grazie all’eccezionale patrimonio di acqua limpida, aria pulita e terra fertile.
E queste sono le basi su cui tutti insieme ci stiamo impegnando nella costruzione di Parrano Borgo del Terzo Millennio. Abbiamo tante energie che si sono messe in moto. La nostra scuola, le associazione e molte persone che hanno raccolto il nostro invito, Nicola, Marcello, Piero, Antonio, Federico. Sappiamo che niente sarà piu come prima ma che qui, a Parrano si puo iniziare a costruire qualcosa di nuovo”.