Il Suino

LA STORIA DEL SUINO

La storia dell’allevamento dei suini corre di pari passo con la storia dell’uomo. In Europa, in Cina e in India, sono stati trovati resti fossili che risalgono al periodo che inizia dal miocene al terziario superiore, elemento che dimostra come l’interazione fra esseri umani e antiche razze suine era già presente ed ampiamente diffuso.

In Italia il ruolo che assunse l’allevamento di questo animale nelle normali pratiche agricole è particolarmente evidente e testimoniato dai numerosi reperti storici, a volte addirittura dei veri e propri trattati, che alcuni grandi autori del passato, dedicarono a tale pratica.  I romani utilizzavano la salagione e l’affumicamento per la conservazione delle carni di maiale. Sono stati  i primi ad utilizzare gli insaccati per favorire una lunga conservazione dei cibi.

All’inizio del Medioevo il suino era allevato ancora allo stato brado nei boschi di querce e castagni, solo nel Basso Medioevo si cominciò a praticare l’allevamento in stalla con metodologie e tecniche ancora rudimentali. E’ da qui che nasce la tradizione della suinocoltura emiliana e a questo periodo si fanno risalire le radici genetiche di alcune delle razze più tipiche e autoctone della regione, come la Mora Romagnola o il Suino Nero di Parma.

LE CARATTERISTICHE DEL SUINO

Il maiale si presenta come un animale imponente, dal corpo massiccio, tozzo, ricoperto di pelo (setole) e con una piccola coda arricciata. Basti pensare che il maiale da ingrasso oltrepassa i 150kg, ha il collo corto e le zampe altrettanto brevi e sottili che terminano con 4 dita unghiute.

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