Il Coniglio
LA STORIA DEL CONIGLIO
Il coniglio è da sempre considerato simbolo di fertilità e rinascita Nella cultura mesopotamica, i conigli venivano associati al potere femminile per la loro abilità di procreare in maniera facile e rapida. Esiste una famosa tradizione, ovvero la Pasqua, in cui i conigli diventano protagonisti: questo fatto è legato al senso di sacrificio, redenzione e resurrezione. I conigli rappresentano infatti la primavera e la promessa che le cose che accadranno siano positive. Secondo Sant’Ambrogio è il simbolo delle due nature di Cristo quella divina e quella umana. Se per la sua capacità riproduttiva il coniglio indica la lussuria, quando è bianco e associato alla Vergine Maria o a Gesù Bambino, e rimanda alla verginità feconda. Il fatto che il coniglio nasca e faccia la muta del pelo in primavera è visto come simbolo della Resurrezione.
LE CARATTERISTICHE DEL CONIGLIO
La carne di coniglio è usata normalmente nell’alimentazione umana e si trova in Italia normalmente nelle comuni macellerie, ove può essere acquistata come coniglio intero o a pezzature (in genere metà animale tagliato per lungo, ma si trova anche tagliato alla metà della sua lunghezza). In molte macellerie le frattaglie (fegato, polmoni e cuore) possono essere acquistabili a parte. La carne di coniglio si caratterizza per la sua ridotta presenza di grasso e di colesterolo rispetto alle carni di altri animali edibili, ma comunque ricca di proteine, di potassio, ferro e fosforo. Può essere cucinata in vari modi: arrosto, in umido o anche bollita. La cottura richiede tempi più brevi delle altre carni e il suo brodo è leggero e di facile digestione.